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Il Teatro delle Emozioni

Il Teatro delle Emozioni: il superamento dei propri limiti e il raggiungimento di un’oggettiva professionalità scenica

Lo studio della percezione dello spazio, teatro al buio, movimento scenico  – condotto da Paolo Perelli

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Il Teatro delle Emozioni “Chi è di scena?!” è il segnale con cui il direttore di scena comunica agli attori che è giunto il momento di fare gli ultimissimi preparativi dietro le quinte e di entrare sul palcoscenico.
 
Da quel momento in poi non più il neon freddo dei camerini, ma il caldo e terribile fuoco dei riflettori. E quei respiri di un pubblico che c’è ma non si vede. Da quel fatidico: “Chi è di scena?!” l’attore è solo sul palco, solo con sé stesso e le sue emozioni, solo davanti ai tanti occhi che lo scrutano e che gli chiedono: “Chi sei?” L’attesa di qualcosa che accadrà, che fortemente tutti vogliono che accada, lega indissolubilmente spettatori e attori.
 
È proprio da questa attesa-speranza che qualcosa accada che nasce il rito del teatro. Ma cosa deve accadere? Gioia? Dolore? Risate? Rabbia o forse amore? Sorriso, dolcezza o pianto? Tutto o un po’ non ha importanza basta che quel momento sia unico, irripetibile, in una sola parola: emozionante.

E le emozioni, quelle primarie, quelle che ci lasciano soli con noi stessi, non hanno colore, non hanno genere. Esistono e basta. Esistono perché esiste l’uomo. Come il teatro d’altronde.

Il teatro è studio e arte, è matematica e letteratura, è scienza ed incoscienza, è pulsante, è tragico, è comico, è drammatico: è come le emozioni. Non è intelligente o stupido. Di serie A o di serie B. Non appare, è. Il mio Teatro delle Emozioni è semplicemente questo.

Un Teatro coinvolgente, visceralmente coinvolgente, dove lo spettacolo è un rito, in cui il pubblico diventa elemento unico ed insostituibile della rappresentazione. Un Teatro che usa i classici per restituirli alla scena carichi di quel pathos che il nuovo millennio si porta con sé.

Un Teatro moderno che aborra le urla e gli schiamazzi, che usa la tecnica per meglio arrivare al cuore della gente.

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Un Teatro che guarda al Grande Attore che respira Arte in ogni suo istante. Un Teatro della Luce. Un Teatro che non è e non sarà mai commerciale, almeno fino a quando il Bello non verrà considerato importante quanto il Superfluo.
 
 
Il “M.T.d.E.” (Metodo Teatro delle Emozioni) ideato dal Maestro Paolo Perelli per l’insegnamento della recitazione ha come obiettivi il superamento dei propri limiti e il raggiungimento di un’oggettiva professionalità scenica. Le emozioni sono al centro del suo metodo formativo, dove per emozioni si intende il bagaglio umano ed esperenziale di ognuno messo a disposizione del proprio personaggio e condiviso con il pubblico.

Essenza Teatro un workshop all’interno del quale lo stesso Paolo Perelli, coadiuvato dal suo staff, presenterà ai partecipanti il suo metodo pratico per l’allenamento dell’attore. Verranno affrontate le tematiche e gli esercizi specifici del M.T.d.E. che prevedono lo studio della percezione dello spazio, teatro al buio, movimento scenico, voce nello spazio, analisi della persona e del personaggio, pubblico come personaggio