Produzione Master in Physical Theatre
presso Accademia Teatro Dimitri, Svizzera
Età 10 – 18 anni – Durata 50 minuti
Spettacolo di teatro fisico, puppet e maschera
di e Con: Elisa Di Cristofaro
Occhio Esterno: Marco Cupellari
Musiche: Dario Miranda
Voce papà: Marco Cupellari
Voce bambina: Zoe Di Maria
Luci: Christoph Siegenthaler
Questione di tempo racconta il viaggio emotivo di una donna di mezza età, un’opportunità per esplorare il tema del riconoscimento dell’identità personale e dell’accettazione di sé.
Clementine, persa nella confusione dell’età della ragione, paralizzata dall’incapacità di avanzare verso il futuro, si ritrova in contatto con una bambina ed un’anziana che arrivano a lei come fantasmi del tempo e la invitano a rimettere ordine nei suoi conflitti interiori.
Ogni cosa della vita di questa donna viene messa in discussione: Cos’è diventata? Cosa ha fatto dei suoi sogni nel cassetto? Come immagina il suo futuro? Uno spettacolo di teatro fisico poetico e sincero che permette di raccontare l’umana confusione di chi vive sospeso tra ricordi, sogni e realtà. Un viaggio resiliente verso l’intelligenza emotiva.
Acrobazie emotive di un cuore senza età
di Valentina Salerno
con Alessandro De Luca
pupazzi Diana Biscaioli
Età 6-18 anni – Durata 90 minuti
Elettroradiogramma è la storia di un cuore pieno di ricordi e sentimenti, di forza e di passione… rinchiuso nel petto di un anziano e solitario signore.
Il signor Giacometti è un vecchietto come tanti; vedovo, arzillo , simpatico, gode di buona salute nonostante gli inevitabili acciacchi dovuti ai suoi 80 anni.
La sua esistenza è ormai scandita dai rintocchi delle abitudini quotidiane: la passeggiata, le medicine a orario, il riposino, il telegiornale… finché qualcosa di strano accade… il meccanismo si inceppa e un cortocircuito scombussola la sua tranquilla esistenza.
Sulle note delle più belle canzoni della musica leggera italiana, si srotola all’indietro il tappeto della sua vita e Giacometti rivive in una serie di rimandi, balzi temporali e collegamenti onirici, non solo la sua storia, ma la storia di tutti noi e delle nostre famiglie, dal dopoguerra fino ad oggi.
Un viaggio che è al contempo musicale, mimico e narrativo, sostenuto da una drammaturgia puntuale in cui le azioni si fondono con i testi delle canzoni dando vita a nuovi significati e declinazioni inaspettate.
Una scena scarna ed essenziale accoglie virtuosismi acrobatici e frizzanti colpi di scena, è il fondale su cui, proprio come in un tracciato cardiaco, si alternano momenti buffi e clowneschi a picchi poetici e lirici.
Tecniche utilizzate: Palo cinese, giocoleria, pupazzi, mimo.
Lo spettacolo è senza parole, adatto a qualsiasi tipo di pubblico senza limite di età e numero.
Età 10-15 anni – Durata 60 minuti
di Alessandro De Luca e Matteo Antonucci
Fragile è il nuovo spettacolo di circo teatro del Duo Pigreco.
Una creazione di circo teatro che si ispira al mondo del lavoro della nostra società moderna, basato spesso su equilibri instabili. Uno spettacolo che unisce circo, teatro e comicità, dal ritmo incessante, allegro e dal forte impatto visivo. Rumori di fabbrica aprono lo scenario di un immenso magazzino ricolmo di scatoloni: pacchi delle più disparate dimensioni, nastrati e imballati, pronti per essere spediti in tutto il mondo.
Due facchini si incontrano sul posto di lavoro, come ogni giorno, per organizzare l’ennesima sequela di consegne. Soprattutto quella di due pacchi dal contenuto estremamente fragile, che dovranno essere ritirati da un elicottero sulla cima di un magazzino a un momento preciso della giornata.
Il Duo Pigreco è una neonata compagnia di circo contemporaneo. Nasce dalla collaborazione di due amici che decidono, nel pieno della pandemia 2020, di non abbattersi e portare avanti un’idea senza fermarsi, incontrandosi ogni volta che le condizioni potevano permetterlo.
Alessandro De Luca e Matteo Antonucci sono due acrobati specializzati in palo cinese, specialità della quale sono anche docenti.Fragile è il loro primo spettacolo, costruito e gestito interamente dai due tramite il confronto le idee e le decisioni condivise.
Due Pigreco perché si cerca sempre di lavorare e fare performance a 360 gradi (2-pigreco). Perché il pigreco è il numero magico del cerchio, e quindi del circo. E anche perché due pali uniti tra loro formano esattamente un pigreco.
Età 11 – 14 anni – Durata 60 minuti
scritta e diretta da Emilia Miscio
Subito una musica rock & roll anni ’50 e tipi strani che ballano ci portano all’interno di una casa abbandonata, ma dai colori forti e vivaci. Tipi con parrucche, barbe colorate, visi truccati e vestiti eccentrici. Ma di strano non c’è solo questo. C’è il modo di pensare e vivere degli inquilini della Rocca abbandonata, che pensano alla libertà e non hanno regole.
La loro strana quotidianità viene però stravolta dall’arrivo dei 2 vicini, un uomo e una donna, marito e moglie. I vicini sono giovani, allegri, stereotipati e piuttosto banali. In una sola parola, sono “normali”.
Momento centrale della commedia è quello della cena, durante la quale emergono le diversità tra gli “strani” e i “normali”, e in cui, tra una battuta e un ballo, si litiga, si ride e si appianano i contrasti.
Rape rosse bucate è un’anticommedia un po’ assurda e molto divertente, apparentemente frivola e leggera, ma che invece si rivela intensa e profonda, portatrice di un messaggio importante, e cioè che la diversità non esiste. Secondario, ma non meno importante, è il tema del non giudicare chi non si conosce e lasciare che ognuno viva la vita come meglio crede, senza critiche e senza pregiudizi.
Rape rosse bucate quindi non solo diverte e fa ridere lo spettatore, ma lo porta anche a riflettere su tematiche importanti e sempre attuali.
Età 11 – 14 anni – Durata 60 minuti
tratto da i quaderni di Serafino Gubbio operatore di Luigi Pirandello
di Giancarlo Fares e Sara Valerio
Nel romanzo di Pirandello, Serafino Gubbio è un operatore cinematografico che ogni giorno annota in un diario gli avvenimenti della casa cinematografica per cui lavora, ed in particolare degli attori impegnati in una produzione cinematografica, “La donna e la tigre”, il cui tragico epilogo ridurrà il nostro operatore all’afasia, al mutismo, per lo shock subito.
La storia di un uomo capace ancora di osservare, di guardarsi attorno. E con la sua, la storia di tanti altri uomini, personaggi ironici e amari, tra Pirandello e l’oggi.
Serafino registra con lo sguardo meccanico di una macchina da presa sottolineando la dimensione nascosta alla macchina: l’oltre. Un oltre che sfugge all’impassibilità della manovella che gira, ma non sfugge all’occhio umano che dietro quella nera macchina si nasconde.
Età 11 – 14 anni – Durata 60 minuti
scritto e diretto da Fabio Canciello
Lo spettacolo “Atto Zero” tratta di giovani tramite i giovani stessi ed invita questi ad un’auto riflessione che scinda dalla frenesia quotidiana che li caratterizza.
Un messaggio di speranza, di forza a credere nelle proprie ambizioni in contesti che non lasciano spazio alle peculiarità del singolo e alle diverse intelligenze che non siano logico-matematiche.
Una storia pregna di sfumature, introspezione, senso civico, critico e di comunità; i temi trattati sono molteplici ma tutti attuali e tutti con un unico filo conduttore: i giovani.